Parlando di salute orale, infatti, è sempre importante considerare anche l’aspetto psicologico.

Molti pazienti si rivolgono al dentista per un bisogno di tipo estetico e sovente  psicologico.

Le persone con i denti NON ben allineati, per esempio, provano spesso disagio nel mostrare il sorriso e possono avere un’interazione sociale compromessa, sia per quanto riguarda gli adulti che i bambini. Si stima infatti che circa l’8-10% dei bambini subisca atti di bullismo ogni settimana a causa dei loro denti.

Un altro esempio sono le persone edentule, ovvero quelle persone a cui mancano i denti. Il paziente edentulo ha una vita sociale molto difficile, sorride poco, mangia male, si trova a disagio.

Possiamo anche citare le discrepanze scheletriche, per esempio una persona con una terza classe  (ovvero con il mento in avanti, quindi con i denti inferiori più avanti rispetto a quelli superiori) si rivolge al dentista principalmente per un bisogno estetico perché, tutto sommato, si tratta di una persona che generalmente non ha problemi di masticazione.

Il compito del dentista, quindi, non è solo quello di prevenire, diagnosticare e curare le malattie della bocca ma è anche quello di agire a livello psicologico, supportando e guidando il paziente in un percorso di cura che lo possa aiutare a vivere meglio e sorridere di più.