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Prevenzione del cancro orale

Secondo l’OMS il carcinoma orale è in aumento. Nel mondo muoiono 350 persone al giorno, 14 ogni ora a
causa del tumore della bocca.
Esistono vari tipi di cancro orale ma quello più frequente è il “carcinoma squamoso”.

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I soggetti più a rischio sono quelli con età maggiore di 45 anni ed il sesso maschile è quello più colpito (anche se si è visto che negli ultimi anni vi è stato un maggior interessamento del sesso femminile e che l’età media sta diminuendo).

Per fare prevenzione è necessario agire sui fattori di rischio.

USO DI ALCOOL E DI TABACCO: oltre agli innumerevoli effetti che queste sostanze hanno a livello dell’organismo in generale, a livello del cavo orale aumentano notevolmente il rischio di far sviluppare un tumore maligno.

Il vizio del fumo è pericoloso in quanto apporta diversi danni come il trama da calore, assunzione di sostanze cancerogene, aumenta il tempo di guarigione qualora ci siano delle ferite… inoltre la
contemporanea assunzione di tabacco e alcool rappresenta un rischio maggiore in quanto l’alcool agisce da
“veicolante”, ovvero veicola le particelle cancerogene del fumo all’interno dei tessuti.


CANNABINOIDI: la cannabis aumenta il rischio di insorgenza di tumori; inoltre la presenza del THC ha degli
effetti psico-attivi.


IMMUNODEFICIENZA: nei pazienti HIV positivi, soprattutto quando vi è un AIDS conclamata, le difese
dell’organismo sono molto basse e dunque il decorso clinico è più aggressivo.


FATTORI GENETICI: ci sono delle persone che sono geneticamente più predisposte all’insorgenza di tumori, per questo motivo è sempre importante indagare sui casi di malattia in famiglia. Inoltre, fattori ambientali, virus e radiazioni portano a mutazioni del DNA che sono la causa principale della formazione del tumore.


ALTRI FATTORI:
– terapie immunosoppressive (abbassano le difese)
– radioterapia e chemioterapia
– dieta scorretta
– scarsa igiene orale

Come abbiamo già detto, fare prevenzione rappresenta la nostra unica strategia per poter prevenire l’insorgenza di malattia. La prevenzione non viene eseguita soltanto sul paziente sano che non manifesta ancora sintomatologia ma serve anche per impedire eventuali complicazioni e recidive.