La comunicazione è parte integrante della cura, è un pilastro fondamentale. L’informazione deve essere distinta dalla consapevolezza ed il compito dell’operatore sanitario, in questa fase, è quella di accertarsi che la persona assistita abbia ben compreso tutte le comunicazioni in modo chiaro e senza essere influenzata da condizionamenti esterni.
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L’oralità è la forma più importante nel processo di comunicazione e l’operatore sanitario, durante questa operazione, deve assumere un linguaggio che possa essere comprensibile al paziente e deve dedicare una quantità di tempo adeguata all’esposizione dei metodi di prevenzione, della diagnosi, della natura del trattamento, dei rischi e dei costi; un aspetto che non deve mai mancare, inoltre, è l’ascolto attivo nei confronti del paziente.
Il medico deve dedicare il tempo necessario all’ascolto, il quale deve essere sempre di tipo attivo; deve corrispondere, quindi, alla capacità di saper ascoltare con un elevato grado di attenzione e partecipazione; si tratta di un tipo di ascolto ideale in cui il medico, dimostrando di non essere distratto da meccanismi esterni alla conversazione e di porre attenzione a tutte le informazioni fornite, riesce ad instaurare un rapporto di fiducia con la persona assistita. Inoltre il medico deve utilizzare un linguaggio semplice, comprensibile ma allo stesso tempo informale e professionale, in quanto si deve adeguare al linguaggio semplice del paziente.