Uno dei nostri obiettivi principali è quello di far capire ai nostri pazienti l’importanza della prevenzione. La
maggior parte delle persone si rivolge al dentista solo quando insorgono dei problemi o provano dolore.
Le visite di controllo e le sedute di igiene orale rappresentano un’arma vincente per prevenire e
diagnosticare sul nascere le patologie.
Purtroppo si parla ancora troppo poco del cancro orale, il quale si pone tra i primi 15 tumori maligni con più
elevata incidenza di nuovi casi. Solo in Italia muoiono circa 4 persone al giorno a causa del tumore della
bocca.
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Il WHO ha classificato le precancerosi con 4 criteri:
– lesioni con frequenza di cancerizzazione bassa 1%
– lesioni con frequenza di cancerizzazione media 5-10%
– lesioni precancerose associate a malattie sistemiche
– lesioni precancerose obbligate
La patologia orale è molto complessa ma è importante essere informati sull’esistenza di alcune patologie
molto aggressive. Oggi vediamo insieme alcune delle lesioni che hanno un potenziale rischio di evolvere in
tumore maligno; queste rappresentano un vero e proprio campanello di allarme.
LEUCOPLACHIA: il WHO la definisce come “una macchia bianca delle mucose non asportabile con
raschiamento e non ascrivibile a nessuna patologia definita”. Normalmente le lesioni bianche hanno un
basso rischio di diventare maligne ma esistono alcuni tipi di leucoplachia che hanno un potenziale di
trasformazione neoplastica molto elevato. La causa è sconosciuta.
ERITROPLACHIA: si tratta di una lesione rossa. Clinicamente si vedono delle chiazze rotondeggianti piane o
leggermente rilevate di colore rosso acceso. Ha un alto rischio di diventare maligna.
LICHEN PLANUS: si tratta di una patologia cronica. La causa è sconosciuta ma la teoria più accreditata è
quella secondo cui si tratti di una malattia autoimmune. Il lichen planus, a livello del cavo orale, ha un
decorso cronico che può durare anni e si presenta solitamente sulla mucosa della guancia con lesioni
bianche bilaterali e simmetriche.