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LA MASTICAZIONE

Lo sapevi che quando mangiamo, la maggior parte delle volte mastichiamo senza rendercene conto? È risaputo che noi possiamo controllare volontariamente solo alcune parti del corpo mentre per quanto riguarda alcuni organi, per esempio, questi sono controllati dal sistema nervoso senza che esso interpelli la nostra forza di volontà (per esempio non dobbiamo pensare a far battere il cuore o a respirare).

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La masticazione molto spesso avviene su base RIFLESSA; questo significa che noi non esercitiamo un controllo volontario sui muscoli masticatori ma questi si muovono “da soli”. Ovviamente dire che i muscoli si muovono “da soli” è un po’ riduttivo; noi dobbiamo sempre pensare che i nostri muscoli sono sempre messi in moto dai neuroni, quindi dal sistema nervoso, ma questo tipo di controllo può essere volontario o involontario.

In particolare, la masticazione è un movimento RITMICO. I movimenti ritmici (come la camminata) sono movimenti che iniziano e terminano volontariamente ma durante la loro esecuzione avvengono su base riflessa. La masticazione è un tipo particolare di movimento ritmico perché inizia sempre volontariamente (decidiamo noi di aprire la bocca per poter introdurre il boccone) ma spesso termina involontariamente. Anche la deglutizione è un movimento ritmico, ma, così come la masticazione, anch’essa ha un atteggiamento un po’ differente perché può iniziare volontariamente ma la maggior parte delle volte inizia involontariamente (noi non dobbiamo pensare a deglutire, noi deglutiamo il boccone o deglutiamo la saliva durante la giornata in modo riflesso). La deglutizione termina sempre involontariamente perché finisce a livello di esofago il quale è controllato dal sistema nervoso autonomo (involontario).

Un riflesso è un fenomeno che avviene grazie a dei circuiti neuronali molto brevi e molto veloci; sono circuiti che ci permettono di poter svolgere un’azione molto velocemente senza doverci pensare.

Per esempio, quando mastichiamo e accidentalmente ci mordiamo la lingua, la prima cosa che facciamo e aprire la bocca, smettiamo immediatamente di masticare. Questa improvvisa apertura della mandibola avviene su base riflessa (noi non abbiamo dovuto controllare volontariamente i nostri muscoli affinché ci facessero aprire la bocca). Questo tipo di riflesso si chiama riflesso nocicettivo (i nocicettori sono recettori che trasportano l’informazione dolorifica) ed è un riflesso importantissimo che ci permette di proteggere denti e mucose.

Per quanto riguarda la masticazione, normalmente questa termina in modo involontario; questo perché nella nostra bocca ci sono degli importanti recettori che comunicano al “centro regolatore del ritmo masticatorio”, tramite circuiti neuronali, che il cibo è stato sufficientemente masticato ed è dunque arrivato il momento di avviare la deglutizione. Come abbiamo detto, però, la masticazione può anche terminare in modo volontario; per esempio, se noi siamo di fretta possiamo decidere volontariamente di deglutire il cibo anche se non è perfettamente masticato oppure possiamo decidere di prolungare la masticazione perché un cibo ci piace e vogliamo assaporarlo più a lungo.

Allo stesso modo, la deglutizione normalmente inizia involontariamente; ma se per esempio noi dobbiamo deglutire una pastiglia, in questo caso noi possiamo decidere di avviare questo movimento in modo volontario.

Ovviamente noi mastichiamo soltanto in presenza di un cibo solido, se mangiamo uno yogurt non abbiamo bisogno di masticarlo.

La masticazione è un movimento che impiega diversi muscoli ed è controllata da tanti nervi, il più importante è il nervo trigemino, ovvero il quinto paio di nervi cranici.

Anche il movimento della lingua avviene principalmente su base riflessa, perché quando noi mastichiamo questa compie dei movimenti che permettono di accogliere il cibo e di portarlo verso le due emiarcate ma allo stesso tempo si deve porre in una posizione adeguata affinché non venga morsa.

Tutti questi meccanismi avvengono su base riflessa, noi non attuiamo un controllo di tipo volontario su di essi.